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Thursday, August 18, 2005

 

Marionette, pupi, burattini

Marionette, Burattini, Pupi... che confusione!
L'Italia è uno dei pochi Paesi al mondo che uti-lizza e chiama in modo diverso i vari "oggetti" del teatro d'animazione. Ciò ha generato, col passare del tempo e l'utilizzo di termini regionali, una grande confusione. Ad esempio, seppure Collodi definisca burattino il suo Pinocchio, ciò è dovuto al fatto che in Toscana la locuzione regionale, per tutto ciò che fa parte del teatro d'animazione, è burattino, ma Pinocchio ha le gambe, quindi è una marionetta a tutti gli
effetti (come i "burattini" di Mangiafoco che, non dimentichiamolo, hanno le gam-be e vengono mossi dai fili), così, data l'e-
norme popolarità del racconto, è invalso l'uso indiscriminato del termine per tutto il teatro di d'animazione, generando, ovviamente, confu-sione.

L'Italia è la patria di tre tipi di teatro d'ani-mazione: le marionette, i burattini e i pupi, che possono essere siciliani o napoletani.

In linea generale le tre distinzioni sono:

Marionetta : fantoccio di legno alto dagli 80 ai 100 centimetri, a figura intera, con testa scolpita, corpo e gambe arrotondati, mani di legno e braccia di stoffa, mosso dall'alto tramite i fili collegati a una croce di legno che, in gergo marionettistico, si chiama "bilancino".


Burattino: fantoccio costituito principalmente da una testa e mani in legno scolpito, collegati tramite una vestina che ne costituisce il corpo. E' privo di gambe e viene animato direttamente dalla mano del burattinaio inserita nel corpo.

Pupo: fantoccio di legno a figura intera alto fino a 130 centimetri. La testa è scolpita, mentre il corpo è solo sbozzato perché viene poi rico-perto dall'armatura. La manovra avviene dal-l'alto o di lato, tramite grosse bacchette di ferro e corde.

Passiamo ora ad analizzare singolarmente e approfonditamente, ognuno di questi soggetti:

Marionetta

La marionetta ha come caratteristica di essere a figura intera e mossa dall'alto per mezzo di fili. Nell'ambito della tradizione le marionette sono, per ciò che riguarda il corpo, di legno di cirmolo (nome volgare di un pinus cembra); le braccia, di stoffa, sono imbottite di segatura; anche le gambe sono di legno, articolate al ginocchio e collegate al corpo mediante un pezzo di filo di ferro. Una particolare attenzio-ne viene dedicata alla scultura della testa in modo da darle carattere, alcune teste, in appa-renza piatte, acquistano espressioni varie a seconda di come sono raggiunte dalla luce. Gli occhi sono di cristallo o di vetro, quasi mai sono scolpiti direttamente nella testa e dipinti, perché sono meno vivi.

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Per dipingere i volti si usano perlopiù colori ad olio e si evitano fissatori perché le carna-gioni prendano l'unto della pelle vera. Quanto alle mani e agli avambracci sono di legno articolato con un cerchietto di piombo al polso; anche sotto i piedi viene aggiunta una soletta di piombo: c'è da tenere presente, infatti, che una marionetta senza contrappesi è difficilmente manovrabile. I costumi sono fissati con spilli speciali che si possono pie-gare in modo che le allacciature restino morbide e non tirino. Per la realizzazione dei costumi si utilizzano in genere stoffe morbide che consentano la maggior possibiltà di movi-mento dei personaggi e con disegni e fantasie in proporzione. La marionetta tipo è alta circa 80 cm. e pesa circa 8 chili, alcuni perso-naggi in armatura possono arrivare anche a
25 chili. Per animarla si usa filo di nylon nero (non quello da pesca) e sono necessari 8 fili per i movimenti base. I fili,legati al "bilancino", sono così collegati: 2 alle tempie, 1 alla schiena, 1 al petto, 2 alle mani e 2 alle gambe. Fili supplemen-tari vengono aggiunti per realizzare i cosiddetti trucchi (ad esempio l'estrazione di un pugnale), in alcuni casi si hanno marionette con circa 20 fili.



Burattino

Si intende col nome di burattino il pupazzo mos-so da sotto con le mani o con bacchette; in ge-nere il burattino è privo di gambe e non reali-stico per quello che riguarda le proporzioni delle membra. La testa è di legno; gli occhi sono scol-piti direttamente nella testa. La testa racchiude, se così si può dire, tutto il personaggio, tutto il suo carattere; nei burattini bergamaschi, per esempio, è nettamente sproporzionata alle due braccette (ha le dimensioni di quella di un bambino); nei napoletani, invece, può essere quasi proporzionata. Il burattino deve essere molto robusto di testa perché è lì che prende le legnate, presenti in tutte le pièces tradizionali. Malgrado l'accortezza di ruotare il burattino e di presentare la nuca ai colpi di bastone, molte olte soprattutto i nasi si spezzano; per ripararli si usa la cartapesta fatta di carta a foglietti (non macinata) e colla di farina.
Il corpo è un tubo di stoffa più ampio sul retro; le maniche sono inserite in due fori sul davanti del vestito. Le mani sono piatte, di legno. I burattini don-na hanno invece testa più proporzionata, corpo, mani e braccia di legno e vengono animate sostenute da un bastone.





Pupo

Una derivazione particolare della marionetta è il pupo siciliano (o napoletano). I pupi sono di legno e le gambe sono unite al busto per mezzo di un'articolazione che permette un movimento a pendolo libero in avanti e limitato all'indietro: il pupo palermitano (dagli 80 ai 100 centimetri di altezza e del peso di circa 8 chili) ha il ginoc-chio articolato, cosa che gli permette di genu-flettersi; il pupo catanese invece (di 110/130 centimetri di altezza e anche di 25 chili di peso) ha il ginocchio rigido. Fra le scapole del pupo c'è un anello cui si aggancia l'uncino terminale del ferro che attraversa la testa, sempre di legno scolpito e con una tipologia particolare a seconda dei personaggi. Anche per le mani bisogna fare distinzione fra pupo palermitanoe catanese: nei primi, accanto al ferro agganciato alla mano destra, c'è una corda che passa attra-verso le dita piegate ad anello e si aggancia al-l'impugnatura della spada. Nei secondi invece, la .
spada è sempre sguainata e fissata alla mano destra. Meno pesanti e complicati sono i personaggi senza armatura: si muovono con lo stesso sistema e in alcu-ni casi hanno una corda al posto del ferro della mano destra. Esistono anche i pupi di Acireale che sono un pò differenti dagli altri poiché sono più piccoli dei dei catanesi e hanno ferri e corde più lunghi.






http://www.marionette.it/

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